Come sosteneva Loris Malaguzzi, pedagogista famoso nel mondo per aver fondato l’esperienza educativa di Reggio Emilia, tutti noi, come i bambini, abbiamo 100 linguaggi, un capitale enorme di conoscenza, che va riconosciuto, valorizzato, messo in relazione.
“I bambini sono fatti di cento. Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri, cento modi di pensare, di giocare e di parlare. Cento sempre cento modi di ascoltare, di stupire, di amare, cento allegrie per cantare e capire. Cento mondi da scoprire, cento mondi da inventare, cento mondi da sognare. Il bambino ha cento lingue (e poi cento cento cento) ma gliene rubano novantanove. Gli dicono: di pensare senza mani, di fare senza testa, di ascoltare e di non parlare, di capire senza allegrie, di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale. Gli dicono: di scoprire il mondo che già c’è e di cento gliene rubano novantanove. Gli dicono: che il gioco e il lavoro, la realtà e la fantasia, la scienza e l’immaginazione, il cielo e la terra, la ragione e il sogno sono cose che non stanno insieme. Gli dicono insomma che il cento non c’è. Il bambino dice: invece il cento c’è.” (L. Malaguzzi)
Questa premessa è necessaria per orientare chi legge all’approccio che utilizzerò durante il modulo in “Progettazione e Gestione dei servizi alle persone, agli spazi, al patrimonio”, proponendo indicazioni, spunti, strumenti di lavoro frutto delle esperienze più che ventennali acquisite nella progettazione, gestione, innovazione di servizi, con una particolare attenzione alla centralità e unitarietà della persona.
Il servizio esiste perché c’è una esigenza da soddisfare, più o meno latente, un “unmet need” che va riconosciuto, analizzato, elaborato, continuamente riposizionato. Il servizio è esperienza di progetto, di gestione, di relazione. Per questo, ma anche per fissare i concetti attraverso nuove tecniche, proporrò una modalità basata fortemente sulla condivisione dell’esperienza, dove lo studio, il lavoro, ma anche il gioco, la scoperta, il piacere della relazione avranno un ruolo importante, in un contesto di apprendimento dove mente, corpo ed emozioni collaborano. Ci saranno inoltre elementi teorici e di letteratura, ma anche di racconto e confronto con i partecipanti, su progetti e casi aziendali vissuti direttamente, dove l’esperienza e l’interazione con gruppi di persone, manager e professionisti di diverse generazioni e culture, operanti in settori economici differenziati, in contesti pubblici e privati, nazionali ed internazionali, sono state forti e significative. Lavoreremo insieme con l’obiettivo di un apprendimento collettivo che possa arricchire e far crescere tutti.
In particolare, l’intenzione è di affrontare tre ambiti tematici:
- Facility Management: un nuovo approccio per la gestione dell'impresa sociale
- Welfare e azienda: i servizi alle persone leva strategica per il benessere sul lavoro
- Gestione e organizzazione delle risorse umane: aspetti tecnici e comportamentali
Il modulo si chiuderà con una sessione interattiva, costruita con gli studenti, dove la pratica fisica ci aiuterà a trovare consapevolezza: la sinergia fra corpo e mente potrà dare ulteriore valore all’apprendimento.
*Marco Storchi, attualmente Direttore dei Servizi alla persona del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, è stato imprenditore, consulente e dirigente di diverse aziende pubbliche e private. Docente e innovatore nel campo dei servizi, esperto di Facility Management, ha lanciato e coordinato progetti di cambiamento a livello nazionale ed internazionale in settori diversi. Attento all’area educativa e sociale, pratica ed insegna arti marziali e discipline orientali. Ha contribuito alla nascita di Fair Sud curandone, insieme al gruppo di lavoro, il business plan.