Il Terzo Settore, oltre a essere particolarmente diffuso, appare oggi, di fronte ai crescenti problemi sociali, anche di particolare rilevanza e valore. Determinarne una sistematizzazione, innanzitutto legislativa, è stato l’obiettivo della recente riforma. Si è trattato di un intervento teso a far sì che tale settore possa operare in maniera organica, efficace, trasparente per il bene dell’intera collettività. Infatti ciò che si chiede al Terzo Settore è di operare in contesti contraddistinti da svariate complessità in maniera corretta e sana e con un autentico intento di generare utilità sociale. Dal punto di vista organizzativo gli enti del Terzo Settore si trovano a dover gestire una molteplicità di variabili organizzative, in un contesto articolato di legislazione e fiscalità. Acquisire consapevolezza e preliminare conoscenze sulla normativa giuridica e fiscale che si applica agli enti del Terzo Settore (anche alla luce della recente riforma) è uno dei primi passi per operare in maniera corretta. Al tempo stesso anche apprendere a riconoscere e a gestire le più importanti componenti hard e soft dell’organizzazione consente di operare in maniera più adeguata, anche affrontando il cambiamento organizzativo di cui anche la Riforma del Terzo Settore vuol essere fautrice.
di Virginia Tosi